Gabriele Comeglio – The Journey

Gabriele Comeglio: sassofoni, arrangiamenti, composizione
Lawrence Feldman, Bob Mintzer, Bob Malach, Roger Rosenberg, Emanuele Dell’Osa, Damiano Fuschi, Vittorio Cazzaniga, Ubaldo Busco: sassofoni
Marvin Stamm, Bob Millikan, Randy Brecker, Emilio Soana, Pippo Colucci: tromba
Franco Ambrosetti: flicorno
Mike Davis, Keith O’Quinn, Mauro Parodi, Angelo Rolando, Giovanni Di Stefano: trombone
Caterina Comeglio: voce
Sara Collodel: chitarra
Bill Mays, Russell Ferrante, Alberto Bonacasa, Claudio Angeleri, Dado Moroni: pianoforte
Jimmy Haslip, Antonio Papagno, Andrea Cassaro: basso
Jay Anderson, Mike Richmond: contrabbasso
John Riley, William Kennedy, Adam Nussbaum, Marco Serra, Bill Goodwin: batteria

Dodicilune – 2025

Gabriele Comeglio è un sassofonista versatile ed eclettico, capace di adattarsi in qualsiasi contesto jazz. Nel corso degli anni si è costruito una propria voce originale e riconoscibile. La sua è una carriera costruita mattone su mattone attraverso le più disparate esperienze musicali. Ha suonato con musicisti di fama mondiale come Randy Brecker, Lee Konitz, Charlie Mariano, Bob Mintzer e Charlie Mariano. Compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra oltre che altista di livello, Comeglio ha pubblicato il suo ultimo lavoro intitolato The Journey. Il disco raccoglie tutta una serie di performance che lui ha realizzato dal 1995 al 2021 con musicisti nazionali e internazionali. La sequenza, composta da brani originali e cover, di fatto disegna una parte rilevante della carriera di Comeglio, e restituisce una sfaccettatura precisa della sua arte musicale, tra un jazz ad ampio spettro storico e influenze indelebili. Il disco si apre con Shuffle Tune, un pezzo da big band ad alto contenuto dinamico. Un viaggio indietro in chiave moderna suonato da una band mostruosa che va da Bob Mintzer a John Riley. Sempre dinamico è Bassic Instinct, una composizione funky che lo vede dialogare assieme agli Yellowjackets. Con Song For Caterina si ritorna alle sonorità da big band. L’orchestra è la stessa di Shuffle Tunes e il tema è più sofisticato. Bop Street, sempre con la stessa orchestra, è un calarsi in piena atmosfera bebop con in primo piano gli assoli di Bob Mintzer e Randy Brecker. Just in Case ha un andamento funky, mentre South, con la stessa formazione, è meno ritmato ma con evidenti aperture fusion. I fiati sono sovraincisi e spicca un assolo di Randy Brecker. In questa registrazione compare anche Emilio Soana come seconda tromba. For my parents è una ballad delicata e intimista. Night Roads invece ha un profilo fusion con Mintzer sugli scudi. Che M’importa del Mondo è la prima cover del disco. È in quartetto ed è una ballad dai toni caldi e sensuali. Dado Moroni è al piano con una sezione ritmica composta da Mike Richmond e Bill Goodwin. Frullyè costruito su un tappeto elettronico e vede Franco Ambrosetti al flicorno. Alice, altra cover, è un pezzo di Tom Waits cantato da Caterina Comeglio. Alle sue spalle una big band tutta italiana. Lullaby Of the Leaves è un brano in duo. Comeglio ai clarinetti e Sara Collodel alla chitarra. Un blues bello e fascinoso. Il disco si chiude con un duo che suona una composizione di Claudio Angeleri, Prelude. Quest’ultimo lo si ascolta al pianoforte, mentre Comeglio all’alto ne esalta i colori di una ballad impressionista.


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