Karima – Canta Autori

Quello di Karima è un progetto senza dubbio riuscito. La formula è vincente. La scelta dei brani, presi dal repertorio di alcuni dei nostri più rappresentativi cantautori, funziona, la formula di jazzarli altrettanto. Il risultato è un disco piacevole all’ascolto, ben suonato e cantato e con l’unica e giusta pretesa di voler essere melodico seguendo la nostra italica propensione. Interessanti anche i duetti con Nino Buonocore e Fabio Concato, quasi a sottolineare con rispetto la paternità dei brani e allo stesso tempo l’universale interpretazione e fruizione degli stessi. Giustamente è impossibile fare a meno della penna di Lucio Dalla che con uno dei suoi capolavori, Anna e Marco, apre il disco. Karima lo interpreta con sensibilità, leggerezza, rispetto e sentimento, quello che è posseduto da chi ha praticato anche il gospel, come ha fatto lei. Canta Autori è un disco pop/jazz o jazz/pop? Ci si potrebbe domandare. Non è l’uso di un appropriato sostantivo o semantica a definirlo ma le sensazioni che rilascia all’ascolto. Ecco, quello di Karima è un lascito, una sorta di dono che fa all’ascoltatore – così come le è stato fatto da parte dei cantautori con le loro opere -, lasciandolo libero di attribuirgli un significato, condividere delle emozioni, immaginarsi delle storie che lei fa rivivere attraverso il canto. È musica italiana, che non è leggera. È un lavoro di fine cesellatura realizzato da Piero Frassi. I suoi efficaci arrangiamenti hanno dato lustro, colore e sfumature alle singole composizioni fornendo anche sostanza e iterazione agli interventi di due musicisti preziosi come Gabriele Evangelista e Bernardo Guerra. Così Anna verrà di Pino Daniele, Scrivimi di Nino Buonocore, Rosalina di Fabio Concato,Io di Domenico Modugno e poi gli altri pezzi, acquistano allo stesso tempo nuova vita e un altro po’ di immortalità..

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