Blewitt feat. Rosario Giuliani – Evidence

Stefano Proietti: pianoforte

Oscar Chierici: basso

Gian Marco de Nisi: batteria

Rosario Giuliani: sax alto

Emme Record Label – 2024

Li avevamo ascoltati in Exploring New Boundaries, disco che precede questa loro nuova uscita intitolata Evidence. In questo, come nel precedente, prevale la miscela di musica, tra jazz, classica, contemporanea, rock e pop, che li ha fatti conoscere. Sono un trio classico di jazz, pianoforte, basso e batteria, a cui questa volta vi si è aggiunto il sax alto di Rosario Giuliani. Evidence contiene otto composizioni originali dal costrutto interessante ed eterogeneo. Grazie all’improvvisazione, i tre riescono a far confluire nelle singole composizioni le loro diverse culture musicali. Il loro virtuosismo fa si che questo progetto, che ha come struttura portante il jazz, tenga sempre in massima considerazione l’incrocio di altre culture musicali. Questo loro ultimo disco, rispetto ai precedenti, possiede una fisionomia più definita, dai confini precisi e questo è dovuto dalla presenza di uno strumento a fiato. È interessante notare come cambia la sagoma compositiva di Chateau De Sable grazie all’apporto di un fiato rispetto a Sir Martin, un piano trio bluseggiante e impressionista. Tzinkitin invece ha le sembianze di una ballad, melodica e cantabile, in cui si alternano gli assolo durante il fluire emozionale del pianoforte. What A Coincidenze è una composizione mainstream moderno in cui la voce del sax si fa strada tra le note incalzanti del pianoforte. Sulle ali di un classicismo sui generis si apre Kadriorg. Un pianoforte dall’aria impressionista prepara il terreno al sostenuto lirismo di Giuliani al sax. C’è un che di antico in questo pezzo e sta fra il jazz e il pianismo classico di fine ottocento. Beep Bop mette alla prova la velocità esecutiva di Giuliani sotto i colpi di un bop aggiornato e tirato a lucido, prima di lasciare il campo e serenità a Per Jamila, una ballad dai forti risvolti poetici. Con Monk’s Vision, il loro punto di vista sul pianista americano, si chiude un disco piacevole e conciliante.


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