Trent'anni e non sentirli! Sicuramente è una frase fatta ma non nel caso di Maurizio Brunod, uno dei nostri più importanti chitarristi a livello mondiale. Melodico, intenso ed evocativo (
Bad Epoque), il jazz di Brunod non ha mai ceduto a stilemi popolari per essere sempre rappresentazione di se stesso anche in chiave di cantabilità (
Sequences). Poeta introverso, il chitarrista piemontese crea da sé il jazz che ama suonare. In questo disco si assiste ad una carrellata decennale di composizioni, coerenti con il suo pensiero e la sua voglia di ricerca che danno alla musica da lui suonata sempre un quid in più rispetto a quella che "gira intorno". Ensemble è tutto questo, una sintesi matura di una carriera che continua supportata in questo caso da due giovani di belle e profonde speranze come Sartoris e Bellafiore e abbellita dagli interventi di Di Bonaventura e Trovesi. E così ci si trova ad ascoltare dieci brani originali dove brilla il labirintico e misterioso
Teseo, questa volta eseguito con il supporto di contrabasso e pianoforte. Di Bonaventura fa capolino per la prima volta nel disco suggellando di mistica poetica l'elettro/acustico
Stinko Tango e la panoramica ballad
Didime. Trovesi invece interviene nel futuribile e metropolitano
Urban Squad. Brano splendido costruito su contrasti dinamici e contrapposizioni strumentali. Ensemble è un disco che rivela i suoi gioielli ascolto dopo ascolto, come un poema che richiede più letture prima di essere inglobato e lasciato risuonare a colpi di endecasillabi nella propria mente. Svelare il resto spetta all'ascoltatore. Quanto a noi non possiamo far altro che consigliarlo!
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