Nuevo Tango Ensamble
A Night in Vienna

Philology - W 324.2 - 2005

Gianni Iorio: bandoneon
Pasquale Stafano: piano
Alessandro Terlizzi: contrabbasso

A Night in Vienna


Tratto da un concerto dal vivo eseguito dal trio “Nuevo Tango Ensamble” al Porgy & Bess Jazz Club di Vienna nel febbraio scorso, questo cd di tango argentino propone, per riportare le parole del gruppo stesso, “un progetto originale sulla musica di Piazzolla”, e lo fa coniugando il sound e le atmosfere tipiche del grande maestro argentino con l’improvvisazione di stampo jazzistico. Non a caso il Nuevo Tango Ensamble si autodefinisce un “tango jazz trio” e ad ascoltare questo lavoro, costituito appunto tutto di composizioni di Astor Piazzolla, la presenza del retroterra jazzistico è distintamente percepibile. Certo, la contaminazione di tango argentino e jazz non è una novità assoluta se, come riconoscono gli stessi tre, lo stesso Piazzolla aveva già battuto una strada del genere nelle sue performances al fianco di Gerry Mulligan e di Gary Burton; ma non si può dire che sia usuale, o tipica di chi si cimenta con il tango argentino. Il motivo a nostro avviso è che non sempre chi suona il tango argentino ha con il jazz una dimestichezza tale (e viceversa) da poter tentare un incastro tra i due generi senza rischiare di farlo apparire artificioso o innaturale. Il fatto che in questo lavoro l’amalgama riesca bene, che si sappia preservare il feeling del tango arricchendolo con incursioni nel jazz, soprattutto in fase improvvisativa (ci riferiamo al pianoforte di Pasquale Stafano, autore di pregevoli soli quali quelli ad esempio in “Fugata” e in “Libertango”), dimostra in effetti una solida preparazione nel campo della musica afroamericana. I tre musicisti sono senza dubbio talentuosi: Iorio, col suo bandoneon, è molto convincente nel rendere la liricità e il ritmo del tango nel difficile e inevitabile confronto con Piazzolla (molto belle le sue interpretazioni di due tra i maggiori cavalli di battaglia del musicista argentino, “Libertango” e “Oblivion”); Stafano sa alternare con uguale destrezza soli e comping; il contrabbasso di Terlizzi, dal canto suo, supporta sempre in modo sicuro i dialoghi dei due compagni. Anche il gruppo nel suo insieme si dimostra di ragguardevole spessore, e lo comprovano il notevole lavoro di arrangiamento e l’interplay, la pronuncia e il preciso senso ritmico: tutti elementi di primaria importanza nel definire la personalità complessiva di un ensemble. Ma ciò che emerge è, ancor di più, la volontà dei tre di fornire un contributo originale, di indicare insomma un percorso ancora poco esplorato. E’ forse questa consapevolezza che spinge il trio a entusiasmarsi al punto da affermare, nelle note di copertina, che “se Piazzolla fosse stato oggi in vita avrebbe senz’altro eseguito i suoi brani facendo particolare attenzione ad evidenziare maggiormente il cosiddetto jazz feeling”; per carità, la proposta del Nuevo Tango Ensamble è interessante sotto il profilo musicale e promettente sotto quello culturale, e l’autocompiacimento è legittimo e giustificato, ma la storia non si scrive con i “se”: Piazzolla, come tutti quelli che se ne sono andati, è stato esattamente quello che è stato, e non possiamo interpretarlo retrospettivamente congetturando ciò che sarebbe diventato “se”… Ma lasciamo stare le parole, e pensiamo alle note: in questo disco ce ne sono per più di un’ora, e di ottima qualità.

Fiorenza D’Aquino - Jazz Convention Year 2005