Marco Lo Russo – Meditarranean Accordion… Live

Marco Lo Russo - Meditarranean Accordion... Live

Nelson Records – NR1034 – 2008




Marco Lo Russo Quartet:

Marco Lo Russo: fisarmonica, diamonica

Fabrizio Mocata: pianoforte

Tiziano Zanotti: contrabbasso

Claudio Trotta: batteria

Kuasar string Kuartet:

Luca Campioni: violino

Mattia Martorano: violino

Aldo Zangheri: viola

Enrico Guerzoni: violoncello

Nefer: voce





Ecletticità della fisarmonica è il titolo di uno dei tanti workshop estivi in cui Lo Russo ha illustrato ai partecipanti l’estrema versatilità dello strumento. Destinataria di infinite trascrizioni della letteratura classica per tastiera, ciò nondimeno adottata anche dalla tradizione popolare europea che le ha riservato interi repertori, la fisarmonica è stata a lungo associata al tango argentino per essere infine accolta con favore anche nel jazz. La versatilità dello strumento è dunque un concetto che sta molto a cuore al musicista, compositore e arrangiatore pesarese, tant’è che lo spettacolo portato in scena al Teatro Sociale di Finale Emilia nell’aprile del 2007 (pubblicato su dvd e cd da Rai Trade), può esserne considerato la summa. Per l’occasione Lo Russo ha riarrangiato per quartetto jazz e quartetto d’archi i brani di Mediterranean Accordion, realizzato l’anno prima, avvalendosi della partecipazione del Kuasar String Quartet, della cantante egiziana Nefer e delle coreografie di due ballerini di tango.


Chi si fosse perso la serata o non avesse ancora visto il dvd, potrà comunque consolarsi con il cd che conserva intatta tutta l’atmosfera dello spettacolo. La contaminazione è la vera regina di un disco che affida l’apertura alla versione per soli archi di Tango Antiguo, barocco e affascinante, e si conclude con una bonus track tecno-remix di Red Tango sulla quale sarebbe opportuno stendere un velo pietoso (per fortuna nel cd si trova pure la versione originale per doppio quartetto). Il concerto ondeggia continuamente tra il quartetto di Lo Russo e gli archi, con la variante della combinazione tra le due formazioni (eccezion fatta per The light reality – che vede fronteggiarsi il Kuasar e la batteria di Claudio Trotta – e la riduzione per sola fisarmonica di Largo al Factotum dal Barbiere di Siviglia di Rossini) senza imboccare mai una strada definitiva, con beneficio per la spettacolarità ma anche un sostanziale smarrimento dell’unità stilistica.


Che dire… ci manca quel brivido che corre lungo la schiena quando ascoltiamo Piazzolla o Galliano, ma se proprio non potete vivere senza il tango ed il suono intrigante della fisarmonica (che peraltro Lo Russo suona indubbiamente bene), ascoltatevi pure Mediterranean Accordion.