Paolo Fresu meets Wolfgang Muthspiel

Foto: Andrea Ceccarelli








Paolo Fresu meets Wolfgang Muthspiel

Jazz Festival Alto Adige – Bolzano 30-06-2009


Paolo Fresu: tromba

Wolfgang Muthspiel: chitarra


Quando la Sardegna incontra l’Austria ne possono davvero succedere delle belle. I confini si scavalcano con facilità, cosmopolitismo diventa parola d’ordine ed ecco che il jazz diventa collante universale, strumento di dialogo tra due grandi interpreti del genere, ovvero Paolo Fresu e Wolfgang Muthspiel.


Hanno girato il mondo in lungo e in largo, hanno calcato i palcoscenici dei maggiori festival jazz mondiali, hanno al loro attivo oltre venti dischi fra uno e l’altro, ma insieme non hanno mai avuto il piacere di suonare.


“Paolo Fresu meets Wolfgang Muthspiel” è il titolo dello spettacolo assolutamente inedito andato in scena al Parkhotel Laurin di Bolzano in una calda serata estiva di fine giugno.


Il concerto era parte della 27.ma edizione del Jazz Festival Alto Adige, dove spettacoli in “mainstage” e “in the cities”, nelle città di Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno, si sono alternati ad eventi in quota, all’ombra delle imponenti cime alpine dell’Alto Adige, o in cantine vinicole e masi.


Maestosi larici, illuminati da fioche luci colorate, dominano il cortile interno al Parkhotel Laurin. Il palco, grazie a tre grandi supporti in metallo, è stato adattato sopra alla piscina esterna, a mo’ di coperchio su parte della piscina stessa. Sopra il palco stanno due leggii, alcune casse spia e campionatori elettronici, che lasciano presagire ad uno spettacolo sicuramente originale.


Si parte infatti subito con due brani di intro composti rispettivamente dal chitarrista austriaco, il primo, e dal trombettista italiano, il secondo.


Il concerto si compone principalmente di pezzi originali scritti dai due musicisti e reinterpretati a Bolzano con stile e classe. Precisione, nitidezza di suono e un pizzico di sperimentalismo elettronico, sono gli ingredienti di una serata che il pubblico, numeroso come in tante altre occasioni durante il festival altoatesino, pare apprezzare in buona misura. E’ una serata per molti tratti tinta di atmosfere intimiste ed eleganti che catturano occhi e orecchi dei presenti e a poco a poco trasportano nell’universo cosmopolita dei due jazzisti.


In scaletta c’è spazio anche per qualche remake dei classici del jazz, come la splendida Pannonica di Monk, che trascina il pubblico verso un caloroso applauso finale.


E’ sicuramente interessante l’utilizzo degli effetti e dei campionamenti che Fresu e Muthspiel si divertono a fare sul palco, sprigionando folate di energia e forza sonora notevoli. Un tema che a Fresu piace è sicuramente il mediterraneo e, a sentire i due improvvisare sul palco bolzanino, si potrebbe dire tutto tranne che Muthspiel sia così “geograficamente” lontano dal collega sardo.


L’intesa è perfetta in ogni brano. Il risultato di grande livello. I due giocano sul palco, rispondono colpo su colpo l’uno ai soli dell’altro e per finire…un bel tuffo in piscina. Inaspettato forse. Ma quando un trombettista sardo e un chitarrista austriaco si incontrano, ne succedono davvero di tutti i colori.