Pippo Matino – Joe Zawinul Tribute

Pippo Matino - Joe Zawinul Tribute

Wide Sound – WD179 – 2009




Pippo Matino: basso

Amit Chatterjee: chitarra, voce

Peter De Girolamo: tastiere

Emanuele Cisi: sassofoni

Claudio Romano: batteria

Antonio De Luise: tastiere

Sergio Di Natale: batteria

Silvia Barba: voce




Pippo Matino, con questo interessante lavoro discografico, racconta la sua dedizione e il suo spiccato interesse per un musicista eccelso della storia del jazz, un innovatore e poliedrico tastierista, compositore di grande vaglia: Joe Zawinul.


Matino, da sempre avvezzo alle sonorità jazz-rock e funk, attento alle sonorità elettriche e alle mistioni stilistico-musicali, ci regala un disco che per molti tratti ci riporta in dietro a quel decennio di grande fermento e di grandi innovazioni culturali in cui sintetizzatori e moduli di suoni, campionatori e sequencer prendono piede nel jazz di “confine”.


Il bassista napoletano per questo progetto chiama a raccolta un gruppo di musicisti che ben si integrano con questo tipo di musica: il versatile Emanuele Cisi ai sassofoni, il chitarrista e cantante Amit Chatterjee, l’unico del gruppo ad aver collaborato col grande Zawinul, Peter De Girolamo e Antonio De Luise alle tastiere, Claudio Romano e Sergio Di Natale alla batteria e Silvia Barba alla voce.


Il disco alterna brani originali, scritti a più mani, a brani storici di Zawinul, come Orient Express dove ascoltiamo la splendida voce di Amit Chatterjee e un bel solo di soprano di Cisi, il bellissimo tema schuffle di Young and Fine con incursioni più jazz nella parte solistica sempre di Emanuele Cisi e suoni sintetici della tastiera, appropriati per questo tipo di brano; e ancora Can it be done e Fast city.


L’ottima rilettura di questi brani e l’inserimento di brani originali, che in ogni caso sono ispirati dal “Zawinul-sound”, ne fanno un disco ben riuscito e una valida testimonianza di quel jazz-rock che tanto interesse ha suscitato per intere generazioni di musicisti e che ancora oggi ascoltiamo in numerosi progetti discografici che in un certo senso subiscono il fascino di gruppi come i Weather Report e dello stesso Zawinul.