Pierluigi Balducci Rouge Ensemble @ Zingarò Jazz Club

Foto: Fabio Ciminiera





Pierluigi Balducci Rouge Ensemble @ Zingarò Jazz Club.

Faenza, Zingarò Jazz Club. 26.1.2011.

Pierluigi Balducci: basso elettrico

Gianni Iorio: bandoneon

Antonio Tosques: chitarra


Pierluigi Balducci segue, con le diverse manifestazioni del suo ensemble, una linea coerente e attenta alle arie implicazioni innescate dalle composizioni e dagli accostamenti sonori. Se nei dischi, il bassista ha giocato spesso con le linee stratificate degli strumenti ad arco per mettere in risalto le architetture dei brani, in concerto la scelta ricade spesso sulla formazione in trio – basso, chitarra e bandoneon – in modo da far risaltare l’aspetto melodico e l’attenzione narrativa dei temi.


La formazione ristretta e senza batteria diventa il terreno in cui veicolare la visione estetica e le tante implicazioni presenti nella musica di Balducci. L’equilibrio tra scrittura e improvvisazione, tra riflessi colti e popolari, tra dimensione europea e richiami jazzistici è il punto di riferimento del bassista nel disporre le sue pedine in campo: la successione dei brani è un vero e proprio racconto dove far convogliare le anime diverse, le influenze e le intuizioni, le scansioni ritmiche e la libertà naturalmente conquistata con l’assenza di batteria e fiati dai tre strumenti.


Grazie alla grande confidenza reciproca e alla definizione precisa delle coordinate del progetto, Balducci mantiene saldamente stabili le proprie intenzioni: innanzitutto il suono acustico, caldo e accogliente, della formazione permette di disporre gli elementi portati in dote dal bandoneon e dalla chitarra classica, vale a dire accenti argentini e sottili richiami alla tradizione folk americana; nelle corde del trio si mantiene sempre presente l’approccio alla danza e la disposizione al dialogo tra i tre musicisti; la sintesi tra i vari elementi ottenuta in maniera naturale e mai forzata; la scrittura e l’esucuzione, infine, riportano uno stile lineare e asciutto, mai ridondante o autoreferenziale. In questa maniera il racconto del Rouge Ensemble si sviluppa e si arricchisce alla convergenza delle tante suggestioni che si ritrovano e si riconoscono nelle note del trio, senza disperderne le possibilità espressive e senza perdere mai il filo del discorso.