Emilio Marinelli Trio – Clouds Digger

Emilio Marinelli Trio - Clouds Digger

Dodicilune Dischi – Ed283 – 2011




Emilio Marinelli: pianoforte

Amin Zarrinchang: contrabbasso

Matteo Fraboni: batteria






Il piano trio per rileggere in maniera jazzistica brani provenienti dal rock, dalle colonne sonore, dalla canzone d’autore. Message in a bottle, Giudizi Universali, Redemption song, Are you gonna go my way, Hallelujah, Don’t stop me now, 25th hour theme, Nanna’s lied e, per finire, Ma ‘ndo Hawaii sono alcuni dei titoli presenti in Clouds digger del trio di
Emilio Marinelli.


È la strada seguita da quelli che sono diventati nei decenni gli standard del jazz: temi estrapolati da musical, commedie, successi radiofonici e reinterpretati dai jazzisti degli anni trenta in poi. La consacrazione di questi brani è avvenuta per acclamazione, per la continua esecuzione durante session, concerti, incisioni. I nuovi standard devono incontrare ancora quella condivisione diffusa, anche se alcune canzoni del repertorio italiano da Tenco a Battisti, dalle canzoni degli anni ’40 a De André, cominciano ad essere presenti nelle scalette delle esibizioni dei jazzisti nostrani.


Come per la scelta dei brani, Marinelli, Zarrinchang e Fraboni lasciano le melodie a guidare le interpretazioni: il trio si esprime in maniera corale, evita di rinchiudersi in griglie stilistiche da rispettare per mantenersi libero di passare, ad esempio, dalla coda ariosa di Giudizi Universali alle atmosfere classiche del preludio di Don’t stop me now. Altrove lascia spazio alla vena bluesy, più o meno scoperta, dei brani o si ispira alle esperienze europee del piano trio.


E così, il trio riesce ad esprimere con buona proprietà un jazz capace di accogliere influenze ed accenti, di sfruttare spunti melodici disparati, di saltare su entrambe le sponde dell’Atlantico per confrontarsi con le tantissime maniere di intendere una formazione tra le più frequentate ed affascinanti del jazz e per mostrare con in maniera aperta e sincera la propria voce.