Fabrizio Bosso & Luciano Biondini – Face to Face

Fabrizio Bosso & Luciano Biondini - Face to Face

Abeat Records – AB JZ 116 – 2013




Fabrizio Bosso: tromba

Luciano Biondini : fisarmonica






È un fatto fuori discussione che Fabrizio Bosso e Luciano Biondini siano due virtuosi dei loro rispettivi strumenti e che siano in grado di utilizzarli al meglio per interpretare i brani, calibrare emozioni, esaltare la materia presente all’interno di una partitura. Le prove discografiche e in concerto offerte dai due musicisti danno a ciascun appassionato una testimonianza tangibile di questo. E tanto sono legati Biondini e Bosso a fisarmonica e tromba che vedere la fotografia presente all’interno del disco dove si scambiano gli strumenti è, in qualche modo, spiazzante.


Nei dieci brani di Face to face – sette originali e tre ripresi da repertori vari – Bosso e Biondini mettono a fuoco una conversazione musicale brillante, capace di unire con grande fluidità il piacere di suonare, l’attenzione per la melodia, la voglia di mettere in risalto i percorsi personali con la scelta di brani originali già ascoltati in altri contesti e, per quanto in misura limitata, anche la voglia di sperimentare soluzioni timbriche ed espressive.


Entrambi i musicisti hanno già sperimentato la formula del duo sia con “relazioni stabili” che con “incontri fugaci”: l’aspetto dell’interplay è sicuramente avvantaggiato dalla grane padronanza dello strumento e da un’interazione curiosa che si instaura sin dalle prime note del disco. Ed è questo il veicolo attraverso cui passano molte soluzioni dell’album: dalle esplosioni virtuosistica alla dolcezza delle ballad alla coerenza complessiva del lavoro, coerenza che scaturisce proprio dal continuo scambio di informazioni che passa tra mantici e pistoni e che tiene sul chi vive per primi i due protagonisti.


Altro aspetto caratterizzante è la ricerca della melodia. Basta considerare i tre brani non originali: The shadow of your smile, il tema de Il Gattopardo e la Ninna Nanna di Brahms. Da questo si può facilmente arguire come nel resto del lavoro, anche nei più energici slanci, i due protagonisti tengano sempre ben saldo il riferimento melodico e cantabile. Un riferimento, di volta in volta, lirico, narrativo, impressionista, ma sempre ben chiaro nella costruzione dei brani e nell’esecuzione da parte di Bosso e Biondini.