Cerri-Moroni-Fioravanti-Bagnoli – Barber Shop

Cerri-Moroni-Fioravanti-Bagnoli - Barber Shop

Abeat Records – ABJZ 130 – 2014




Franco Cerri: chitarra

Dado Moroni: pianoforte

Riccardo Fioravanti: contrabbasso

Stefano Bagnoli: batteria





Barber Shop, ovvero come ti “sistemo”, pelo e contropelo, un ottimo disco di jazz. A suonarlo sono alcuni dei migliori musicisti di jazz nostrani ai quali si aggiunge un’icona vivente come Franco Cerri.


Barber Shop contiene dieci pazzi, di cui nove cover legate alla tradizione jazz e un’originale, Franco’s Barber Shop, scritto da Dado Moroni. La musica suonata è un mainstream moderno e per nulla autocompiacente. Moroni “scava” e inventa da par suo restando fedele al tema, donandogli swing e profondità melodica; mentre Cerri suona come se ogni nota fosse l’ultima: meditata e pregna di storia. Il tocco del chitarrista, delicato, semplice e complesso nello stesso tempo, conferisce sostanza alla musica, rinfranca e riconcilia con la bellezza. La sezione ritmica, composta da Fioravanti e Bagnoli, procede spedita mettendo in sicurezza le fughe di chitarra e pianoforte e garantendo una tenuta ritmica di alto livello, anche quando solo loro stessi a fare gli assolo (Incentive). Gli ingredienti ci sono tutti per godere di un disco che si apre con Beautiful Friendship e prosegue con Adnumasor, entrambe “cantate” dalla chitarra di Cerri. Laura si presenta come una ballad senza tempo, dialogata con chitarra e contrabbasso, mentre Slow Boat To China si carena di blues, spinta da un assolo incredibile di Moroni che ne infiamma i motori. Franco’s Barber Shop, unico brano originale, vuole essere un omaggio a Cerri, una sorta di racconto cinematografico sulla sua arte jazzistica.


Il disco prosegue con Incentive di Horace Silver, la meditata Body and Soul e But not for Me, “tirata” in duo chitarra/contrabbasso. Corcovado annuncia con verve la chiusura di Barber Shop, che poi si congeda attraverso le note “viaggianti” di The Trolley Song.