Marco Di Battista. Il secondo volume di Improvvisazione Jazz Consapevole

Foto: la copertina del disco










Marco Di Battista. Il secondo volume di Improvvisazione Jazz Consapevole


Devo confessare che quando la redazione di Jazz Convention mi invitato a recensire il secondo volume di Improvvisazione Jazz Consapevole ho avuto qualche perplessità. Certo, di musica ne ho macinata tanta e posseggo gli adeguati galloni accademici per comprenderla, qualche volta ho persino strimpellato uno strumento, nonostante ciò credevo che la mia figura non fosse appropriata per esprimere dei pareri su questo libro, un volume che mi aspettavo accurato, tecnico e approfondito, come generalmente sono i libri di Marco Di Battista, ma non adatto ad un critico. Leggendo invece, anche nei passaggi più tecnici riservati specificatamente ai musicisti, sono rimasto piacevolmente sorpreso e avvinto dalla felice penna del pianista jazz, perché sono riuscito anch’io, che come avete compreso non sono musicista, a capire i concetti più difficili e questa la dice lunga sulle capacità divulgative dello scrittore.


Per l’autore sicuramente un libro impegnativo, il secondo passaggio del percorso didattico di Improvvisazione Jazz Consapevole. In 254 pagine corredate da più di 200 esempi, Di Battista prende per mano il lettore e prosegue lo svecchiamento della didattica jazz avviata con il primo volume. L’opera, propedeutica e filologica, affianca alle varie tecniche d’improvvisazione le motivazioni antropologiche, sociali ed economiche che le hanno generate. In pratica Marco Di Battista è riuscito a coniugare con sapienza i principi tecnici con gli avvenimenti storici ed estetici da cui sono scaturiti, cosicché il lettore viene portato a contatto con le evoluzioni del linguaggio, un elemento decisivo per conquistare il proprio concetto d’improvvisazione basato, fatto non così automatico nella didattica di oggi, sull’oggettività tecnica e anche su quella storica.


Il nuovo volume di Improvvisazione Jazz Consapevole, quindi, più che un manuale mi è sembrato uno studio ragionato, una chiave che permette a qualsiasi musicista inesperto di entrare nel mondo dell’improvvisazione facilmente e che consente, allo strumentista più preparato e al didatta stesso, di attingere a nozioni minuziose, inedite e soprattutto produttive, proposte in maniera moderna e originale.


In conclusione un libro che consiglio vivamente a tutti i musicisti di jazz, ai didatti e a chi volesse fare una piacevole lettura. Un testo coinvolgente, molto approfondito storicamente e sotto l’aspetto tecnico, guarnito qua e là anche da una sano humour e, mi sembra, in alcuni passaggi dotato anche di una certa sana autoironia.


Il libro si può acquistare in rete – su Amazon.com, su BarnesandNoble.com e su altri siti di vendita al dettaglio online. Inoltre, il lavoro è inserito tra i titoli di Ingram Book Company e può essere ordinato, quindi, nelle librerie tradizionali.