Vijay Iyer & Wadada Leo Smith @ Aperitivo in Concerto

Foto: per gentile concessione Ufficio Stampa Aperitivo in Concerto










Vijay Iyer & Wadada Leo Smith @ Aperitivo in Concerto

Milano, Teatro Manzoni – 15.1.2017



Wadada Leo Smith: tromba

Vijay Iyer:pianoforte




È stato un viaggio l’ascoltare Vijay Iyer e Wadada Leo Smith. È stato come attraversare una dimensione parallela alla realtà deformata dai tasti del pianoforte e lacerata dagli stridii della tromba. Un percorso attraverso l’ignoto che mano mano si rivela attraverso le note della loro musica. Un concerto-esperienza, non visiva, ma da vivere ad occhi chiusi trasportati dalle invenzioni di due musicisti che rappresentano uno il lato cosmopolita e sperimentale della scena jazz newyorkese e l’altro l’irremovibile riferimento afro americano del jazz d’avanguardia.


Due mondi diversi per generazione – ma, come dice Wadada, «Vijay è il pianista con cui amo più suonare» – che s’incontrano sotto l’egida di A Cosmic Rhytm With Each Stroke e documentano questo loro sodalizio con un disco ECM che acquisterà sempre più valore nel corso del tempo per l’uso innovativo di più linguaggi che si fondono in un unicum di suoni ed espressioni. La regia è in mano a Vijay Iyer. È lui che detta i tempi, le atmosfere: inizialmente oniriche e rarefatte con la tromba sordinata di Wadada che avvolge le note delle tastiere; per poi trasformare il seguito della performance in un alternarsi di lirismo tranciante e stridente della tromba che si appoggia ora sulle sollecitazioni ritmiche del pianoforte, ora sul soffice tappeto generato dai suoni della tastiera. Wadada lavora nelle viscere del blues, usa lo stridore del tempo per incalzare la modernità del suono di Vijay. Contrappone una visone panteistica, legata alla terra, ad una futuristica e babelica quale è quella del pianista.


È questo atteggiamento che rende il loro concerto un unicum, un momento vissuto che non si ripeterà più allo steso modo perché legato allo spirito del momento ed alle vibrazioni emotive di due musicisti che rendono l’astratto reale.



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