Piccola Orchestra Gagarin – Vostok

Piccola Orchestra Gagarin - Vostok

Whatabout Music / AnMa Productions / Le Arti Malandrine – WAJ 030 / RER PA9 / ALU 23 – 2016





Sasha Agranov: violoncello, voce

Paolo Angeli: chitarra sarda preparata, voce

Oriol Roca: batteria, percussioni, oggetti








Undici tracce per una durata complessiva che sfiora i quaranta minuti sono il contenitore di Vostok, il nuovo “caleidoscopio musicale” della Piccola Orchestra Gagarin. Melodie popolari, manipolazioni espressive, generi e linguaggi: i tre musicisti scompongono ogni suggestione ai fattori primi per riutilizzarla come materiale creativo per il viaggio musicale compiuto in Vostok.


I rimandi all’estetica sovietica e alle avventure dei cosmonauti russi completano il racconto del trio. L’esplorazione spaziale degli anni cinquanta e sessanta mette insieme soluzioni avveniristiche per l’epoca e puro artigianato tecnologico: è facile mettere a confronto la potenza di calcolo dei computer del tempo con quella dei nostri dispositivi attuali. Allo stesso modo, avanguardia e mistero, artigianato e consapevolezza si intrecciano nel mondo espressivo della Piccola Orchestra Gagarin: Sasha Agranov, Paolo Angeli e Oriol Roca riescono a trovare il modo, però, di dare una forma complessiva alla successione di stimoli. Il trio opera su due livelli, in pratica: da una parte, la sensibilità degli interpreti offre un ponte di passaggio sempre sicuro ai singoli movimenti; la forza dell’ensemble, poi, la connessione timbrica e il rispetto reciproco, la libertà e l’interplay offrono la veste complessiva, l’alveo accogliente all’interno del quale vengono appianate le eventuali incongruenze.


La Piccola Orchestra Gagarin osserva e lascia fluire, aggiunge e convoglia: l’alveo accogliente è, in realtà, il frutto di tante piccole azioni animate da uno spirito estremamente curioso, sensibile, ironico e consapevole, coerente nella sua pratica continua di utilizzare in modo originale e personale il materiale. Agranov, Angeli e Roca hanno costruito la cifra distintiva del trio proprio grazie a una serie del tutto particolare di combinazioni timbriche, grazie alle loro singole storie musicali. E, traccia dopo traccia, le piccole azioni, i continui interventi danno forma e consistenza al quadro, tanto nei singoli tasselli quanto al disegno generale.



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