Linda May Han Oh Quartet @ Umbria Jazz

Foto: Fabio Ciminiera










Linda May Han Oh Quartet @ Umbria Jazz

Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (Sala Podiani) – 16.7.2017

Linda Oh: contrabbasso, voce

Ben Wendel: sax tenore

Matthew Stevens: chitarra elettrica

Rudy Royston: batteria

Un set conciso e concentrato per presentare i brani di Walk Against the Wind, il disco pubblicato da Linda May Han Oh per Biophilia Records. Un quartetto dalle dinamiche precise: un gioco di incastri armonici e timbrici efficace nello sviluppo dei temi e in una gestione delle improvvisazioni che sfrutta le inclinazioni del collettivo, nel senso che il solista di turno dialoga con un sostegno sempre in movimento e incline ad arricchire in modo efficace la tessitura. E forse in questo senso l’acustica della sala favorisce poco i temi dall’andamento più sostenuto.


Le composizioni della contrabbassista convincono anche dal vivo e mantengono gli spunti positivi già presenti nel disco (qui la recensione). La chitarra elettrica gestita in modo “pulito”, senza troppi artifici e manipolazioni, conserva anche dal vivo l'”impressione acustica” già manifestata nel disco; la convinzione portata tanto nei singoli passaggi quanto nella conduzione complessiva del concerto: sono tutti elementi che costruiscono una musica capace di accogliere l’ascoltatore senza rinunciare alla ricerca e alla personalità. La profondità del suono è uno dei tratti distintivi della formazione e, nel riverbero della sala, emerge in modo più evidente nei brani più contenuti e riflessivi. La difficoltà acustica non diminuisce però l’impatto di un quartetto sempre in controllo e concentrato. Rudy Royston si siede ai tamburi e prende il posto di Justin Brown presente nel disco e riesce con la forza epsressiva della sua esperienza ad entrare in modo puntuale nelle dinamiche volute da Linda Oh.


La particolare formula scelta per il prodotto discografico – vale a dire un origami in carta ecologica che contiene i codici per il download delle tracce musicali, come spiegherà poi la stessa Linda Oh nell’intervista che pubblicheremo a breve – dimostra come il pubblico sia ancora incuriosito nei confronti degli oggetti che portano la musica in casa.



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