Antonella Chionna meets Pat Battstone – Rylesonable

Antonella Chionna meets Pat Battstone - Rylesonable

Dodicilune Dischi – ED371 – 2017





Antonella Chionna: voce

Pat Battstone: pianoforte, Fender Rhodes

Kit Demos: contrabbasso, modular synthesizer

Richard Poole: vibrafono






Antonella Chionna è una giovane e talentuosa cantante pugliese che, con Rylesonable, pubblica il suo terzo disco per la Dodicilune. Il cd è inciso negli USA in compagnia di un trio di musicisti americani non conosciuti in italia, ma curiosi e preparati. I brani sono, per la maggior parte, a firma dei componenti il quartetto, tranne tre standards e un pezzo di cui è autore il conterraneo chitarrista Gabriele Di Franco. La Chionna modula sapientemente la voce all’interno dei brani originali, tutti privi di testo e passa dal sussurro al gemito, dal sospiro al colpo di tosse simulato, dal suono trattenuto a quello aperto e disteso. Il suo scat è carezzevole e penetrante, cioè, galleggia sulla musica prodotta dai partners o vi entra dentro decisamente, da quarto strumento solista a tutti gli effetti. Si procede su tempi lenti o moderati, generalmente, con le tastiere a disegnare atmosfere elegiache, sospese e il basso insieme al vibrafono ad aggiungere pennellate di colore a paesaggi sfumati, indefiniti. Improvvisamente parte una sequenza libera, più movimentata. Sono intermezzi free apparentemente fuori registro, per contro assolutamente inseriti nel contesto. Fra scenari morbidi o ossuti, a seconda delle situazioni, si insinua una versione essenzializzata e straniante di Sophisticated Lady, che tradisce indubbiamente le versioni classiche della canzone, ma restituisce fascino e personalità contemporanei a questo evergreen. La vocalist dialoga con il contrabbasso, inizialmente, spargendo frasi strozzate e acuti troncati di netto, appena esposti. Viene il momento di riprendere contatto con il refrain del classico di Ellington-Strayhorn, ma il trattamento riservato ai versi del pezzo è flessuoso ed elastico. La cantante tira da ogni parte le parole, in pratica, fino a lanciarsi in una sorta di sberleffo finale. È una appropriata conclusione per una ripresa valorosa dal repertorio del Duca. Si segnala pure, un gradino sopra le altre, la traccia numero dodici, costituita da un accostamento fra Lover man e Nature boy, in cui la band suona in maniera abbastanza tradizionale. È la voce della Chionna a introdurre asimmetrie e contrasti, pur mantenendo un forte senso del blues.


Rylesonable è un disco ricco di intuizioni, di sviluppi conseguenti, dove avvengono tanti cambi di clima, di ambiente, all’interno di una performance collettiva coerente e saldamente progettata. Si può sottolineare, ancora, come la musicista italiana esca benissimo dal confronto con i partners americani, dimostrando, a buon diritto, di essere proiettata in una dimensione internazionale.