Mauro Ottolini – Tenco. Come ti vedono gli altri

Mauro Ottolini - Tenco. Come ti vedono gli altri

Azzurra Music – 2017






Sono anni che Mauro Ottolini, grande compositore e musicista veneto, delizia qualunque palato fine e curioso di buoni progetti musicali con le sue formazioni e gli innumerevoli progetti che lo vedono protagonista. Grande interprete del trombone, magnifico compositore ed arrangiatore, musicista eclettico ed inventivo, capace di creare progetti fantasiosi a volte legati a sceneggiature quasi teatrali, Ottolini era forse la persona più adatta ad un certo tipo di proposta: quella di riproporre il repertorio di Luigi Tenco, a cinquanta anni dalla morte, con un’orchestra e con un manipolo di interpreti vocali (maschili e femminili) in buona parte nati dopo quel fatidico 1967.


Luigi Tenco ha avuto una storia purtroppo breve. È morto a 29 anni, in circostanze poco chiare. Ha lasciato in eredità alla musica italiana tante canzoni belle e significative, alcune magnifiche, precorrendo spesso i tempi ed anticipando urgenze sentimentali e sociali che appartengono talvolta anche ai giovani di oggi. Ecco allora in un prodotto con due cd e tanti protagonisti, seguito e riflesso di una serata sanremese del Club Tenco, con tanto di orchestra e con una scelta intelligente nel mondo delle sue canzoni. Ascoltiamo così versioni diverse e molto originali di brani assai conosciuti (Vanessa Tagliabue Yorke in Ho capito che ti amo ed Io Si, Alberto Fortis in Ciao Amore, Ciao, Gino Paoli in Mi Sono Innamorato di Te) e brani che forse in molti non conoscono bene (Una Brava Ragazza con Daniele Silvestri, Vita Sociale con Vincenzo Vasi, Io lo So già con Petra Magoni). Il tutto con la magnifica Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici, preziosissima nell’accompagnamento musicale, grazie agli arrangiamenti di Ottolini, che a sua volta si cimenta nel canto in modo assai divertente nella Ballata della Moda. Confezione del disco molto bella, anche spiritosa e dissacrante quando mostra in copertina un televisore acceso con una pistola fumante e le gambe di qualcuno in pigiama steso, quasi ad evocare la morte di Tenco. Salvo poi completarsi con il secondo pezzo del disegno. L’uomo è steso in pieno relax ed ascolta musica da un grammofono. Interpreti (numerosi) tutti ispirati ed evidentemente coinvolti nel modo giusto. Luigi Tenco ricordato e celebrato in uno dei modi migliori che si siano visti in questi anni.