Less Of Five – Chapter Two

Less Of Five - Chapter Two

Caligola Records – Caligola 2221 – 2017




Giorgio Occhipinti: pianoforte

Gianpiero Fronte: sax alto, sax soprano

Giuseppe Guarrella: contrabbasso

Emanuele Primavera: batteria





Due generazioni di jazzisti siciliani assieme: da una parte la storica struttura del gruppo formata da Occhipinti e Guarella, dall’altra dai giovani Fronte e Primavera. Questo secondo capitolo segue il primo lavoro del gruppo realizzato nel 2004. Chapter Two integra il background storico di due importanti esponenti del free italiano e europeo, come Occhipinti e Guarella, e il modernismo di un jazz contemporaneo basato sulla libertà espressiva di Fronte e Primavera.


Il disco contiene otto brani di cui sei composizioni scritte da Occhipinti, una da Guarella e una a doppia firma dei due intitolata Breathing New York’s air, il brano più lungo del disco e quello che più connota l’intero progetto. Un pezzo che lascia immaginare una struttura scritta ma che poi si sviluppa seguendo le invenzioni improvvisate dei quattro. Guarella introduce la narrazione con un assolo di contrabbasso, subito agganciato nel dialogo dal pianoforte, mentre batteria e soprano spezzano i tempi con accelerazioni e audaci rallentamenti. A metà brano prende il sopravvento il pianoforte che sfrutta la libertà del free per lanciarsi in un monologo nervoso e sostenuto. Al resto ci pensa il soprano di Fronte che si costruisce una sua storia sostenuto da un incessante impulso ritmico di basso e batteria. È interessante di come nello svolgimento dei singoli brani si possa captare l’esistenza di due motori narranti, e cioè gli strumenti dei due leader che si avvicendano nel costruire trame che poi riportano in un unico alveo richiamando il lavoro compiuto da ogni singolo musicista. Resta assodato che i due si muovono su una ritmica che garantisce timbro e dinamica continua. Lo stesso pianoforte, a volte, sembra richiamare quella profondità ritmica che ha reso uniche le sonorità monkiane (Sensastion). Ma c’è anche la melodia mediterranea che si fonde nel free (Andorra), e assoggetta una mai assente cantabilità di fondo.

Ciò che affascina in questo disco è il senso della storia che hanno i quattro musicisti: si muovono tra le maglie del jazz, dal blues al contemporaneo al tango, mostrando cultura e perizia jazzistica riletta con occhi liberi ed essenzialmente free.




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