JAZU: Jazz from Japan. Recensioni. Takashi Ueno. Smoke Under the Water

JAZU: Jazz from Japan. Recensioni. Takashi Ueno. Smoke Under the Water

Room 40 – RM487 – 2015




Takashi Ueno: chitarre, elettronica






La produzione musicale del chitarrista Takashi Ueno, originario di Tokyo, negli ultimi anni si è concentrata prevalentemente sulla performance in solitario, quasi il musicista fosse alla ricerca di qualcosa che risieda profondamente dentro se stesso, nell’intento di cercare un contatto più intimo con il suo essere artista e creativo senza intermediazione alcuna che non sia esclusivamente il suo strumento d’elezione.


Sviluppando un percorso solistico già documentato nei suoi precedenti lavori per l’etichetta australiana Room 40, “Sui-Gin” (2008) e “Variations of Weeds” (2014), l’approccio complessivo attuale di Ueno rientra nell’ambito più ampio e moderno di musica minimale, nonostante la cultura musicale e il percorso artistico del chitarrista peschi tra generi eterogenei quali folk, pop e bebop, attraversando noise, classica e libera improvvisazione, rivelandoci un instancabile spirito inquieto alla continua ricerca di nuovi obiettivi sonori, timbrici e soprattutto chitarristici.


La sensazione iniziale che pervade l’ascoltatore che per la prima volta si imbatte nella musica solista di Ueno è quella straniante di un mondo alieno del quale si conosce poco, nel quale i punti di riferimento vanno ricalibrati e si annaspa nel tentativo di trovare una chiave di lettura. Un buio corridoio sonoro nel quale si procede a tentoni, inquieti come falene in cerca di luce.


La scelta di dare come titolo ai brani di questo album la loro semplice numerazione progressiva, rende l’idea di quanto il musicista sia estremamente concentrato su una musica che procede quasi per tentativi scientifici, i cui risultati vengono annotati sulle tracce di questo lavoro.


Tra le doti di Ueno c’è sicuramente quella di saper creare una musica che agisce su più strati, tutti costruiti con il solo ausilio della sua chitarra di volta in volta moltiplicata, rimaneggiata, percossa o filtrata, riuscendo a mantenere sempre chiara la visione d’insieme del suo acquatico e solido muro sonoro.


La sua musica ha una staticità armonica pressochè inalterata sulla quale Ueno affastella linee sonore che si uniscono tra loro attraverso complesse connessioni modulari contorcendosi in lisergici cicli melodici e claustrofobiche reiterazioni che ingabbiano la mente dell’ascoltatore.


Alla lunga, però, la musica rischia di peccare di eccessiva indulgenza in questa pratica esecutiva contribuendo a rendere il tutto un virtuosistico e insistente esercizio di stile che assurge a rigido e futuristico rituale da meditazione zen.




Link di riferimento:

Clip from “Smoke Under the Water”: https://vimeo.com/232905002


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