Hydra Quintet – Kaleido

Hydra Quintet - Kaleido

Emme Records Label – 2018




Erica Gagliardi: voce

Francesco Caligiuri: sax baritono, sax soprano, clarinetto basso

Giuseppe Santelli: pianoforte

Daniele Nicoletti: basso elettrico

Alessio Sisca: batteria





Debuttano con questo disco gli Hydra Quintet, gruppo di giovani musicisti calabresi con alle spalle freschi studi di conservatorio nel dipartimento jazz di Cosenza. Nel cd si ascolta una musica sfaccettata, multistilistica, armonizzata dal trattamento similare riservato ad un repertorio di composizioni a firma dei vari membri della band. Proprio l’affiatamento, lo spirito collaborativo, sono le carte vincenti di un album che nasce da un progetto articolato, messo in opera con meticolosa attitudine in sala di registrazione. Nell’album si colgono richiami ai suoni del Mediterraneo, accenti orientaleggianti, echi etnici, rimandi a umori latini, reimpastati da un tipo di visione allargata allo swing, al funky, non disdegnando un tocco di classicità con qualche retaggio di area accademica derivante, forse, dal percorso scolastico portato a termine dal collettivo.


La cantante modula melodie senza parole, salvo che in due pezzi provvisti di testo, salendo e scendendo di tensione, grazie ad un approccio sicuro e disinvolto, ad una voce epressiva, attenta ai dettagli.


Il sassofonista e clarinettista raddoppia sovente lo scat della vocalist o si proietta in assoli che partono lineari per inclinarsi, in seguito, e diventare carichi di energia, di fuoco.


Il pianista riempie gli spazi con arpeggi avvolgenti, sottolineature ingegnose, interventi gonfi di note, pronunciati in un idioma modernamente classico.


Basso e batteria assicurano una base ritmica equilibrata, polifunzionale, che si esalta nelle parentesi rockeggianti, ma va sul velluto pure in intermezzi jazzistici puri.


Fra le otto tracce, si fa preferire L’oracolo che racchiude un’aria barocca, esposta in modo solenne e malinconico inizialmente, per svilupparsi, poi, in una parte centrale in cui tutti alzano il livello della turbolenza, per concludersi con un finale tranquillo, di chiara marca “Bachiana”.


Proprio il miscuglio di generi, all’interno dell’album e, a volte, dentro lo stesso pezzo, costituiscono il punto di forza di una formazione che ha voluto esordire soltanto con titoli originali, mettendo, così, in vetrina le doti compositive dei vari musicisti, magari direzionate, a monte, su universi paralleli. Oltre a questo aspetto vanno apprezzati, ancora, il grosso lavoro di arrangiamento, di rifinitura di tutta l’opera. Kaleido risulta, in tal modo, un prodotto molto pensato e altrettanto accuratamente elaborato.




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