Narrow Escape e Eleuthera All That Jazz. I nuovi lavori di Tommaso Starace

Foto: la copertina del disco Human See, Human Do










Narrow Escape e Eleuthera All That Jazz. I nuovi lavori di Tommaso Starace


Tommaso Starace Harmony Less Quartet – Narrow Escape

Music Center – 2018


Tommaso Starace: sax alto

Dave O’Higgins: sax tenore

Davide Liberti: contrabbasso

Ruben Bellavia: batteria

Tommaso Starace Quintet – Eleuthera All That Jazz

Music Center – 2018


Tommaso Starace: sax alto, sax soprano

Lamont Gibson: tromba

Massimo Colombo: Fender Rhodes

Adrian D’Aguilar: basso

Kevin Dean: batteria

Tommaso Starace ha pubblicato contemporaneamente due dischi, Narrow Escape e Eleuthera All That Jazz, ma diversi uno dall’altro sia come contenuto musicale che formazioni. In Narrow escape neo bop e hard bop sono la miscela esplosiva di un quartetto affiatato e potente sia nel ritmo che nella timbrica. Nove brani di cui la gran parte originali e diverse cover tra cui spiccano Trinlkle Trinkle di Monk e Grand Central di Coltrane. Starace dialoga con l’ottimo Dave O’Higgins, tenorista inglese di matrice bop. I due sembrano rievocare, in chiave moderna, naturalmente, quei duetti “Alto Vs Tenore” di cui tanto abbiamo ascoltato nel jazz degli anni cinquanta. Chiaramente l’approccio è moderno, si affida tanto all’improvvisazione, e la sezione ritmica gestita da Liberti e Bellavia fila via prepotente incrociando ritmi passati con soluzioni estremamente attuali e cariche di influenze endogene. Narrow Escape è un disco completo, suonato molto bene, che trasmette e crea emozioni. Ti tiene su di giri per la sua velocità (Touch and Go), per la rarefatta bellezza di ballad come Medusa’s Charm o per l’intenso lirismo barocco di Fugue in Eb.


Eleuthera All That Jazz, il secondo lavoro di Starace, è un progetto ancor più internazionale rispetto al precedente. È in quintetto, con una sezione ritmica muscolare composta da Kevin Dean e Adrian D’Aquilar. Sono loro il treno di questa formazione che vede Massimo Colombo al Fender e Lamont Gibson dialogare alla tromba con il sax di Starace. Anche questo è un disco che fonda sul dinamismo la sua caratteristica principale. Contiene otto brani di cui la gran parte originali e firmati da Starace e Colombo. Fiati e Fender Rhodes si incrociano e si fondono molto bene: creano una sorta di ragnatela sonora che ingabbia i suoni e li affida alle cure di una sezione ritmica irreprensibile e dall’architettura voluminosa e che si fa sentire (Never Stop e Colibrì). Starace si supera al soprano con una versione intimista e poetica di A Flower is a Lovesome Thing. Versione suggestiva questa di Strayhorn a cui si aggiunge una tromba sordinata puntuale e raffinata e un magistrale contrappunto di fender. Non mancano i ritmi solari e latini di Yellow Tune a rendere il disco più accattivante e lucente. Anche Eleuthera All That Jazz, come Narrow Escape, è un disco diretto, senza fronzoli, che si fa piacere, offrendo momenti di ottimo jazz diversificati attraverso una selezione di brani diversi uno dall’altro nel contenuto e nel jazz proposto. Persino il bop di Parisian Thoroughfare di Bud Powell suonato con il soprano acquista un volto e una luce diversa. Consigliati!




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