Jean-Philippe Collard Neven & Nasser Houari – Yalla

Jean-Philippe Collard Neven & Nasser Houari - Yalla

Igloo Records – IGL297 – 2018





Jean-Philippe Collard-Neven: pianoforte

Nasser Houari: oud





Un incontro di suoni, intenzioni e atmosfere musicali. Jean-Philippe Collard Neven e Nasser Houari costruiscono le nove tracce di Yalla per mezzo di due strumenti fondamentali per le rispettive tradizioni musicali, due strumenti utili per evocare suggestioni e riferimenti e per interpretare le culture che hanno attraversato i territori che si affacciano sul Mare Mediterraneo. Il pianista belga e l’oudista marocchino dialogano tra di loro e fanno dialogare, in questo modo, secoli di letterature musicali: incrociano linee classiche e improvvisazione e si confrontano con le tante contaminazioni che negli ultimi decenni hanno ripreso i vari materiali, uniscono una visione naturalmente aperta e un approccio resiliente nell’interpretazione e, soprattutto, costruiscono un repertorio assolutamente coerente nel suo complesso. Un repertorio dove si alternano tracce originali e brani ripresi da autori – nello specifico, Farid el-Atrache e Riad Al Sumbati – del Novecento arabo, autori in grado di coniugare tradizione e successo popolare, svariando tra generi e forme espressive.


Le nove tracce lasciano scorrere e vivere il dialogo: brani intensi e capaci di dare respiro ai tanti spunti richiamati; brani anche molto lunghi, in diversi casi, ma sempre ricchi di significato e mordente. Jean-Philippe Collard Neven e Nasser Houari riescono a muoversi in equilibrio tra episodi suonati all’unisono e spazi affidati ad uno solo dei due protagonisti, tra botta e risposta serrati e soluzioni in cui l’uno sostiene e rilancia le linee dell’altro. Un dialogo, allo stesso tempo, diretto e rilassato, preciso e vivido, coinvolgente e malinconico. Un dialogo, soprattutto, che evoca e tratteggia ulteriori linguaggi per dare vita a nuove ed inattese aperture.


In Yalla, oud e pianoforte disegnano un paesaggio sonoro intrigante: non è certo il primo incontro tra tradizioni musicali differenti, c’è di sicuro l’intenzione di Jean-Philippe Collard Neven e Nasser Houari di tracciare delle linee che superino barriere espressive e rendano sempre meno rilevanti le distanze tra persone. Nelle nove tracce del disco, i due musicisti affrontano con trasporto e con convinzione il materiale scelto e sfruttano le interazioni e le risposte tra i due strumenti in maniera elastica e intelligente per portare all’ascoltatore un suono meno consueto, un suono che nasce dall’incontro e da un contatto spontaneo e franco tra i tanti riferimenti portati nel lavoro.





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