Tamara Obrovac Transhistria Ensemble – Live @ ZKM

Tamara Obrovac Transhistria Ensemble - Live @ ZKM

Cantus – 2018





Tamara Obrovac: voce

Uros Rakovec: chitarra, mandola

Ziga Golob: contrabbasso

Fausto Beccalossi: fisarmonica

Krunoslav Levacic: batteria





Il Transhistria Ensemble guidato da Tamara Obrovac esplora un territorio di confine dove si intrecciano lingue e attitudini espressive, riferimenti musicali e paesaggi geografici. Un territorio dove si incontrano jazz e canzone d’autore, tradizioni popolari e attitudine teatrale in un racconto sfaccettato e, allo stesso tempo, sempre coerente.


Il concerto ripreso nel doppio disco ci offre una nuova prova di una formazione in equilibrio tra maturità e confidenza reciproca: i tanti elementi portati nei brani composti dalla cantante istriana si susseguono, perciò, con estrema fluidità e con la sicurezza esperta e convinta di una musicista – e di una band – che ha costruito il repertorio con intenzione e cura nel corso degli anni. Le composizioni di Obrovac prendono le mosse dai canti d’amore e dalle nostalgiche liriche delle emigrazioni: la cantante porta una prospettiva attuale al materiale di partenza, senza stravolgerlo né forzarlo, ne amplia i temi e lo mette in contatto con le suggestioni provenienti dal jazz e dalle musiche del mondo, intreccia in maniera efficace elementi delle varie tradizioni.


E Il risultato è proprio nella combinazione dei tanti ingredienti e nella possibilità di sviluppare i vari argomenti tenendo insieme il senso dell’attualità e la connessione alle radici: l’identità dei singoli elementi risalta proprio grazie alla compresenza degli altri e, in maniera analoga, le peculiarità dei musicisti e le loro singole esperienze diventano patrimonio dell’ensemble e ne costituiscono la ricchezza più profonda.


Un lavoro, infine, del tutto in linea con la storia della formazione guidata da Tamara Obrovac. Come si sottolineava anche prima, il Transhistria Ensemble ha una storia ormai consolidata attraverso il confronto tra le personalità di musicisti di spessore, capaci di mettere le caratteristiche dei singoli al servizio del risultato collettivo. Una situazione che permette, da una parte, alla compositrice di raffinare il lavoro di scrittura e, dall’altra, lascia alla cantante la libertà interpretativa. Il concerto registrato nel disco offre una testimonianza schietta del percorso compiuto: le atmosfere sono intense senza essere frenetiche, il felice impasto timbrico rende sempre centrale la melodia e l’approccio narrativo mette sempre al centro l’emozione, mettendo da parte ogni sterile virtuosismo. Un quintetto capace di un equilibrio saldo e, soprattutto, di rimandare l’ascoltare al senso antico del canto, alla condivisione, cioè, di storie e stati d’animo.





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