Sonia Schiavone – Come. Eden!

Sonia Schiavone - Come Eden

Da Vinci Jazz – CD0260 – 2020



Silvia Schiavone: voce

Fabio Gorlier: pianoforte

Stefano Profeta: contrabbasso

Gianni Virone: sassofono in We will forget him e Contemplation





Intenzioni personali e rispetto delle tradizioni sono le due linee che Silvia Schiavone combina nelle dieci tracce portate in “Come. Eden!”. I brani scelti per il disco, ad esempio, percorrono un arco che va da standard celeberrimi come My Favorite Things o Autumn Nocturne e da composizioni di alcuni dei maestri più importanti della storia del jazz – Thelonious Monk, Charles Mingus, Chick Corea, McCoy Tyner – e arriva alle soluzioni più moderne con i tre temi originali portati nel disco e nella ripresa di un brano, Aspetto il silenzio, ripreso dal repertorio di Cristina Zavalloni.


La dimensione cameristica e senza batteria del trio si confronta con un’interpretazione che tiene ben presenti i riferimenti delle tradizioni del jazz. Una formazione agile ed essenziale quella scelta da Sonia Schiavone, un trio costituito da voce, pianoforte e contrabbasso che richiede rigore e dedizione ai tre protagonisti ma che, allo stesso tempo, garantisce margini di libertà per le improvvisazioni e per le soluzioni da utilizzare nell’accompagnamento.


Ad aggiungere un ulteriore spunto nella realizzazione del progetto, c’è l’aspetto “letterario” percorso da Sonia Schiavone. I tre brani originali proposti da Sonia Schiavone sono ispirati da altrettante poesie di Emily Dickinson, mentre la cantante ha scritto i versi che canta nell’esecuzione di Windows di Chick Corea e Contemplation di McCoy Tyner.


Nel corso dell’intero lavoro, Sonia Schiavone gioca in maniera aperta le sue carte: guarda ai maestri, ne riconosce l’importanza e il peso nella storia della musica di improvvisazione e, allo stesso tempo, prova a trasmettere la propria personalità all’ascoltatore. La scelta della dimensione cameristica, affidata peraltro a musicisti versatili, esemplifica in maniera efficace la ricerca della cantante di muoversi nei binari delle tradizioni provando a sfuggire ai cliché più stringenti. Un lavoro condotto con equilibrio, senza strafare né esagerare, mettendo al centro l’essenza melodica dei brani.


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