Piero Brega in streaming live dalla Scuola di Musica Popolare di Testaccio di Roma

Piero Brega in streaming live dalla Scuola di Musica Popolare di Testaccio di Roma



Piero Brega in streaming live dalla Scuola di Musica Popolare di Testaccio di Roma




Sabato 6 febbraio, alle ore 19, fino alle ore 20, dall’Auditorium della Scuola di Musica Popolare di Testaccio, Piero Brega in concerto, con la sua band, per presentare il suo nuovo CD, Mannaggia a me, edito da Squilibri, a undici anni di distanza dall’ultimo album da solista del cantautore romano, già frontman e voce del Canzoniere del Lazio e tra i fondatori del Circolo Gianni Bosio.


Con i movimenti carsici che contraddistinguono il farsi della sua ispirazione, chiamata a misurarsi con urgenze di vita o a lenire ferite che non trovano risposte, Piero Brega ritorna a cantare ancora, con amore e disincanto, di una Roma periferica e dolente, senza ammiccamenti né accondiscendenze al suo stesso pubblico. Da un punto di vista musicale, infatti, Mannaggia a me si pone all’ombra di altre culture, coltivate fin dagli anni giovanili ma covate e accarezzate a lungo, anche quando sembrava del tutto immerso nelle tradizioni di casa nostra. Una scelta coraggiosa, quella di innovare ritmi e sonorità del nuovo disco, che in realtà è stato anche l’esito, in un certo senso obbligato, di una lunga ricerca.


“Per esprimere fino in fondo quello che avevo dentro -ha dichiarato il cantautore romano- serviva un gruppo barocco e postmoderno, che raccogliesse tutto: la musica popolare, il blues, il Pop, l’avanspettacolo e lo stornello, insomma quella musica che potevo mettere insieme con le mie canzoni. Anche per questo, assieme a Oretta Orengo, la mia compagna di vita e di arte, come i Blues Brothers siamo andati a ricercare i musicisti che con noi collaborarono in passato e abbiamo messo su un gruppo che merita davvero d’essere ascoltato”.


Con lui e Oretta Orengo (oboe, corno inglese e canto) sul palco della Scuola di Musica Popolare di Testaccio ci saranno Ludovico Piccinini (chitarre, charango), Emanuele Marzi (basso), Piero Fortezza (batteria) e Luciano Francisci (fisarmonica) per un suono affinato da una comune passione e che “come un cuore pulsante, segna l’ineluttabile fluire del tempo che dice di andare e andare”.



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