“The Lonely Cool”, il nuovo disco del flautista Geoff Warren

The Lonely Cool, il nuovo disco del flautista Geoff Warren



“The Lonely Cool”, il nuovo disco del flautista Geoff Warren



Un disco progettato prima del lockdown si porta finalmente verso la sua realizzazione…



Geoff Warren, flautista e instancabile promotore del suo strumento nel jazz, presenterà quest’estate il suo nuovo disco in quartetto. Sarà il suo secondo disco con questa formazione e porterà il titolo “The Lonely Cool”. Il precedente “The Quartet Album” è stato pubblicato dall’etichetta inglese FMR nel 2014.



Oltre agli otto brani in quartetto sono inclusi interludi in duetto, miniature improvvisate nei quali il leader dialoga con i sui colleghi uno per volta.



A finire una Bonus Track, una canzone, “The Last Word”, con testo e musiche di Warren, interpretata dalla cantante Lorena Fontana.



In questa raccolta troviamo composizioni recenti scritte appositamente per questo quartetto ed alcune rivisitazioni di brani provenienti da stagioni passate dell’artista, ad esempio la title track è stata composta nel lontano 1982. Le musiche di Warren descrivono atmosfere che richiamano il jazz moderno per poi proiettarsi verso il jazz-rock fino ad arrivare a un’ambita “free” per favorire un momento di più grande libertà espressiva compositiva anche a favore dei colleghi collaboratori .



Il disco contiene inoltre un brano di Mike Ratledge dei Soft Machine, “Gesolreut” con cui Geoff offre un omaggio alla Canterbury Scene e le stilistiche musicali che lo hanno maggiormente influenzato nei suoi anni formativi. «Mi ricordo che impazzii a sentire la batteria di John Marshall già dal primo ascolto di Soft Machine Six . Anni dopo ebbi la fortuna di lavorare insieme a John; un‘esperienza indimenticabile.»



Sempre all’insegna di omaggi musicali celebrativi, Warren interpreta “In Memory of Elizabeth Reed”, un brano degli Almann Brothers (gruppo rock americano) interpretato anche da Herbie Mann per il suo disco Turtle Bay (1973).



Il quartetto è formato da Raffaele Pallozzi al Fender Rhodes, Marco Di Marzio al basso e Bruno Marcozzi alla batteria e alle percussioni.



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