Livio Bartolo Variable Unit – Start from Scratch

Livio Bartolo Variable Unit - Start from Scratch

Livio Bartolo: chitarra acustica, chitarra elettrica, direzione
Anais Drago: violino
Francesca Remigi: batteria
Andrea Campanella: clarinetto basso, clarinetto
Aldo Davide Di Caterino: flauto
Pietro Corbascio: tromba

Dodicilune Dischi – 2022

 

Livio Bartolo è un giovane chitarrista e compositore pugliese, a cui non piace attraversare strade già frequentate, ma modificare continuamente la rotta, invece, come ha dichiarato in un’intervista a Musica Jazz, dopo la pubblicazione del presente disco. Già il suo gruppo ha un nome che è tutto un programma, “Variable unit”, denominazione che presuppone un avvicendamento, un cambiamento necessario quasi fisiologicamente, a servizio di progetti sempre nuovi e differenti. In questo album opera un sestetto con due vincitrici (2021) come nuovi talenti al Top Jazz, esattamente la batterista Francesca Remigi e la violinista Anais Drago. Scusate se è poco… Accanto a loro e al bandleader, compaiono il trombettista Pietro Corbascio e il flautista Aldo Davide Di Caterino, già sodali di Bartolo in precedenti incisioni, e il clarinettista barese Andrea Campanella.

La musica dell’album si sviluppa in un costante rimbalzo di pungoli, di frasi serpeggianti fra la front line dei fiati e il violino, impegnati in contrappunti insistiti, in soli brevi, circoscritti in una dimensione aerea, all’interno di un’impalcatura tematica articolata e mutevole. Le voci di violino, clarinetto, flauto e tromba si appalesano e si nascondono subito dopo, dialogano fra di loro, si rincorrono, si contattano per dar vita ad unisoni concisi, per poi dividersi ancora. La batteria della Remigi elabora un accompagnamento ritmico piuttosto sostenuto, percuotendo cassa, piatti e tamburi con un vigore antico e moderno, per architettare un discorso fuori dai generi, dai clichè, in rispondenza con le linee estetiche indicate da Bartolo, a cui non piace essere incasellato in un determinato stile. Il chitarrista, da parte sua, inserisce i suoi interventi ideativi per suggerire possibili evoluzioni del percorso, oppure per stimolare o precisare quanto producono i partners. Il fraseggio della chitarra è stringente, stringato e propositivo e costituisce la vera spina dorsale dell’intera registrazione (anche quando non è in primo piano o addirittura tace).

Il musicista tarantino si è diplomato al Conservatorio con una tesi sulle tecniche compositive di Henry Threagill. L’influenza treadgilliana si avverte, in certo modo, nell’andamento asimmetrico delle cinque tracce, nei contrasti timbrici, nelle soluzioni melodiche e armoniche mai scevre da elementi imprevedibili.

In conclusione “Start from scratch” è l’album più maturo finora licenziato da Livio Bartolo, perché, in poco più di trentacinque minuti, racchiude una musica dai riferimenti colti (Threadgill, Varèse, la dodecafonia) e da tratti di originalità che testimoniano la serietà di un cammino artistico contrassegnato da obiettivi chiari da perseguire e da una metodologia adeguata per raggiungerli.

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