Fin-Caliumi-Fochesato-Battaglia-Masetto-Mampreso – An Artist’s Life Manifesto

Fin-Caliumi-Fochesato-Battaglia-Masetto-Mampreso - An Artist's Life Manifesto

Valentina Fin: voce
Manuel Caliumi: sassofono contralto
Giovanni Fochesato: sassofono tenore e soprano
Stefano Battaglia: pianoforte
Nicolò Masetto: contrabbasso
Filippo Mampreso: batteria

We Insist – 2023

“An Artist’s life manifesto” è una sorta di vademecum teso a sottolineare i comportamenti corretti che l’artista deve osservare nei confronti dei vari aspetti dell’esistenza, oltre che, naturalmente, verso l’atto creativo. L’autrice di questi prinicipi-guida è Marina Abramovic, nota performer serba, naturalizzata americana, capace di rischiare l’incolumità personale, in certi casi, per andare dietro ad intuizioni estreme, capaci di coinvolgere o sconvolgere gli spettatori presenti alle sue performances. In una delle più famose esibizioni, ad esempio, la Abramovic aveva dichiarato, prima, che il pubblico avrebbe potuto compiere qualsiasi atto sul suo corpo, servendosi di strumenti atti ad offendere, mentre lei sarebbe rimasta passiva a subire senza ribellarsi. Il “gioco”, in effetti, si era rivelato molto pericoloso, arrivando ai limiti del parossismo o oltre gli stessi limiti.

All’interno del “Laboratorio di ricerca permanente” coordinato da Stefano Battaglia, il pianista e un gruppo di giovani musicisti e sperimentatori realizzano il materiale atto a produrre un album concept, basato proprio sul “Manifesto”, prendendo spunto dalle indicazioni contenute in questo tipo di codice “morale”, con la dovuta relativizzazione, si intende, affascinati dalla originalissima personalità dell’artista slava.

La musica è composta-improvvisata collettivamente e racchiude strutture da esplicitarsi in divenire, parti smontate e rimontate secondo l’ispirazione del momento, in un continuo rimpallo fra sistematicità e aleatorietà. Si incontrano, nel cd, sequenze liriche, suggerite dal pianoforte, infatti, arie cogitabonde o sospese, contrasti tonali ed episodi segnati da un free ben controllato. Si passa da oasi di calma vigile, ancora, a zone segnate da una progressiva inquietudine. Tutto fila liscio, da cima a fondo, poichè governato da un comune modo di concepire il progetto in sé.

Stefano Battaglia fornisce impulsi ed equilibrio, agendo da regista dell’operazione. La voce di Valentina Fin volteggia, inoltre, su quanto elaborato dagli altri strumenti con un canto senza parole allusivo e consonante.

La coppia di sassofonisti Fochesato e Caliumi si impegna in interventi solistici riecheggianti il “nordic sound”, o espone contrappunti liberi e costruttivi.

Il duo Masetto-Mampreso, a basso e batteria, accompagna/non accompagna il discorso degli altri membri del sestetto, con un lavoro di sponda, di sostegno e di colore, adatto a riempire gli spazi ritmici in maniera inventiva.

Va da sé che album come questi scaturiscano soltanto da una approfondita attività euristica, per dar vita a un qualcosa di inedito, frutto di applicazione e di ingegnosità, dove i clichè, il dejà vu, sono rigorosamente evitati, come scelta estetica di base.Segui Jazz Convention su Twitter: @jazzconvention