Marco Bardoscia – Legnomadre

Marco Bardoscia: contrabbasso, arrangiamenti
Mannarino: voce
Gabriele Mirabassi: clarinetto
Simone Padovani: percussioni
William Greco: pianoforte
Dario Congedo: batteria
Orchestra da camera di Perugia: fiati e strumenti a corde

Tuk Music – 2023

 

 

Marco Bardoscia è un ambientalista prestato alla musica o viceversa? Forse il contrabbassista salentino è entrambe le cose. Già nel disco precedente aveva fatto conoscere questa sua sensibilità intitolandolo The Future is a Tree. È un bel messaggio il suo, racchiuso in un disco che vuole essere anche un manifesto d’intenti. Questa sua progettualità prosegue con il suo nuovo lavoro intitolato Legnomadre. C’è una convergenza di sostantivi che accomunano significati ancestrali e primigeni da tutelare e preservare fortemente. Nel disco oltre ai fidi William Greco al pianoforte e Dario Congedo alla batteria si aggiungono Mannarino alla voce, il fuoriclasse Gabriele Mirabassi al clarinetto e Simone Padovani alle percussioni. Poi a rendere totalizzante l’afflato musicale c’è l’Orchestra da Camera di Perugia. Anche in Legnomadre come nel precedente predomina una certa atmosfera melodica, con chiari riferimenti alla musica popolare di altre genti, soprattutto del sud del mondo. Jazz condito di folk con spunti camerali e classici È la giusta ricetta di un disco interessante e intrigante dal punto di vista progettuale. Non a caso si apre e chiude con la title track: un brano dalla forte consistenza lirica, panoramico e documentaristico, si direbbe morriconiano, con ampie vedute disegnate dall’orchestra. Dopo il giro si cambia e ci si sposta verso sud, quello americano, con la voce di Mannarino che amoreggia con le note e le parole di Lagrimas Negras. Il legno, o meglio, i legni sugli scudi: uno è quello di Mirabassi che con il suo timbro riconoscibilissimo disegna trame esotiche, colori indefiniti e nostalgiche visioni; l’altro è lo strumento magniloquente di Bardoscia. Peace è il brano, dove clarinetto e contrabbasso sono li a raccontare una visione di vita possibile e immaginabile, sostenuti dalle note gioiose e scorrevoli del piano di Greco. Legnomadre è un disco la cui musica colpisce direttamente il cuore dell’ascoltatore con i suoi ritmi aperti, la melodia assicurata, grazie anche alle aperture spaziali dell’orchestra, e la spontaneità del messaggio che giunge in tutte le sue espressioni latitudinari.

 

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