Gesuè probabilmente è il disco più completo e equilibrato di Dino Rubino sia dal punto di vista compositivo che musicale. Dedicato al padre, di cui si coglie spirito e profondità narrativa, in particolare nella splendida title track, Rubino lo ha realizzato con un gruppo di musicisti bravi ed esperti che si calano con forte senso comunitario nella realizzazione del progetto. Piero Delle Monache al sax dona calore e riempie gli spazi con fraseggi brevi ed essenziali come nella dolcissima e sentimentale
Far Away. Daniele Di Bonaventura tinge di poesia e sentimento ogni suo intervento che siano tanghi, come in
Diego, tracciati di jazz o derive blues. Marco Bardoscia, in assenza della batteria, garantisce un preciso e corposo apporto ritmico spesso abbinandosi al pianoforte o da contraltare della fisarmonica. Dino Rubino conduce al piano dettando i temi delle sue composizioni, dove è sempre presente la melodia e non manca mai quel filo sottile di nostalgia che contraddistingue la sua penna. Si destreggia tra tanghi, ballad, modern jazz, anche dai connotati funky come in
Dr. Jekyll and Mr.Hyde, e reconditi richiami folk e latini (Pollara). A volte il suo pianismo richiama la semantica sommessa e crepuscolare di Hank Jones, quello spirituale e gospel di
Steal Away. Gesuè è un disco intrigante, che stimola la fantasia e il viaggio: apre orizzonti musicali e panorami onirici. Consigliato!
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