Anne Ducros – PIANO, piano

Anne Ducros - PIANO, piano

Via dell’Arte/Dreyfus Jazz – FDM 36 674-2 – 2005





Anne Ducros: voce

Chick Corea: pianoforte

Jacky Terrasson: pianoforte

Enrico Pieranunzi: pianoforte

Benoit de Mesmay: pianoforte

René Urtreger: pianoforte

Sal La Rocca: contrabbasso

Manu Roche: batteria

Karl Jannuska: batteria

Bob Franceschini: sax tenore

Olivier Louvel: sax


Un disco, come si può facilmente intuire dal titolo e dai musicisti, dedicato a quello che nel jazz è da sempre un connubio classico: quello tra voce e pianoforte. E classica è anche la scelta delle sonorità, perlopiù acustiche, e del repertorio, rigorosamente costituito da standards (eccezion fatta per Gnossienne n° 1, composizione aperta e dal feeling orientaleggiante).


Anne Ducros si incontra e confronta, qui, con alcuni dei più grandi pianisti in circolazione nell’universo del jazz, mettendo in mostra un’ecletticità che emerge in tutto il lavoro: dalla vigorosa ed energica versione di Four alle sinuose interpretazioni medium di grandi classici come God bless the Child, Les Feuilles Mortes e Just in Time (sentite qui che skat!) fino alle ballads, nelle quali spicca la sua vena intimistica e romantica (You go to my Head, Never let me go, My Foolish Heart). Notevole senso del ritmo, grande abilità nel gestire i diversi registri dello strumento vocale (magnifica sulle sonorità medio-alte), considerevoli qualità improvvisative: queste le principali caratteristiche della cantante di Calais. Potremmo aggiungere quanto scrive nelle note di copertina il nostro Enrico Pieranunzi, uno dei suoi pianisti in questo disco: “Quando ho ascoltato per la prima volta i suoi CD sono stato colpito dal suo gusto, dalla sua musicalità, dalla classe delle sue interpretazioni”.


Anne Ducros, insomma, sembra proprio aver mantenuto la promessa che negli scorsi anni l’ha vista consacrata come una delle nuove regine tra le vocalist jazz bianche. Ma la presente recensione sarebbe decisamente incompleta se trascurasse di riferire il rapporto che la voce intrattiene con l’altro protagonista del lavoro, appunto il pianoforte. Ciascuno dei compagni di viaggio della leader si mostra eccellente ed elegante accompagnatore e contemporaneamente squisito solista. E se non c’è decisamente nulla da aggiungere a quanto già si sa su mostri sacri come Chick Corea o Enrico Pieranunzi, ci sia permessa almeno en passant una menzione sul giovane leone Jacky Terrasson, a neanche quarant’anni già navigato partner delle cantanti (Dee Dee Bridgewater, Betty Carter, Cassandra Wilson), e anche qui egregio interlocutore della voce. In ogni caso, se nelle esecuzioni in formazione allargata si apprezza tutto il lavoro dell’insieme, è però in particolare nei quattro brani in duo (di cui tre con Corea) che si percepisce in maniera più diretta l’interazione tra voce e piano. Basti ascoltare quella che, a nostro modesto avviso, è la perla del cd: My Foolish Heart. Nei cinque minuti e mezzo di questo brano, dove i due strumenti costruiscono una serie di quadri che si risolvono l’uno nell’altro fino a disegnare un insieme coerente, c’è tutto: feeling, dinamiche, interplay, equilibrio, emozione. Un disco raffinato questo PIANO, piano. Senz’altro un capitolo di grande interesse nella storia del canto jazz.