Rosalia De Souza – Brasil Precisa Balancar

Rosalia De Souza - Brasil Precisa Balancar

Schema Records – SCCD 397 – 2006





Rosalia De Souza: voce

Roberto Menescal: chitara

Adriano Souza: pianoforte

Adriano Giffoni: contrabbasso

Marcio Bahia: batteria

Sidinho: percussioni

Roberto Rossi: trombone

Guta Menezes: tromba, armonica e flicorno

Sergio Galvao: sassofono e flauto

Special Guests:

Marcos Valle: voce

Tomaz di Cunto (Toco): voce


L’affascinante voce latinoamericana di Rosalia De Souza è tornata di nuovo alla carica, e il suo nuovo disco Brasil Precisa Balançar ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo punto di riferimento per tutti gli amanti del jazz latino. E’ sufficiente già il brano di apertura del cd, Onde anda o meu amor, per entrare a fondo nelle atmosfere carioca di cui tutto il disco è intriso. La voce caldissima e al contempo morbida di Rosalia è come un panno di velluto che ti lambisce le orecchie, conquistandoti definitivamente con le ritmiche samba e bossa, sempre discrete e mai urlate, tracciate sia dalla sezione di ottoni, sia dal piano pungente e ritmico di Adriano Souza, sia dalle ritmiche di Bahia e Sidinho. Soprattutto, però, non ci si può non innamorare di Que bandeira, unico brano del disco in cui la voce di Rosalia si affianca a quella di Marcos Valle: il risultato, anche grazie al sorprendente arrangiamento di Roberto Menescal – curatore degli arrangiamenti di tutto il disco – è davvero spumeggiante, di una freschezza ricca e mai banale, che lascia vedere tutto ciò che la De Souza deve a Jobim. Il disco, però, nel solco proprio della tradizione carioca, riesce con grande successo ad unire momenti di freschezza e felicità musicale ad altri, in cui quella malinconia – che non è mai veramente tale – dei lenti latini la fa da padrona, come in Agarradinho, delicatissima ballad in cui tutta la musicalità del portoghese emerge, sostenuta stupendamente dalla chitarra di Roberto Menescal. I delicati e freschi ritmi latini, però, ritornano subito dopo con Nem que seja a nado, in cui è Tomaz di Cunto, in arte Toco, a sostenere la voce di Rosalia. Uno dei momenti più riusciti del disco è senz’altro Rio de Janeiro, brano dedicato alla città in cui il disco è stato composto e registrato: il clima della città brasilina è evidente in tutto il disco, ma in questo brano diventa un vero e proprio punto di riferimento. La canzone è orecchiabile al punto giusto – come quasi tutto il disco, del resto – pur riuscendo a non scadere mai nel banale o nel già sentito: la musica e le parole rimangono sapientemente in bilico tra la semplicità coinvolgente delle melodie e la raffinatezza – comunque mai complessa – degli arrangiamenti, confezionando infine un disco equilibrato, ben ponderato, in grado di soddisfare palati musicali anche molto differenti. Il viaggio della de Souza, iniziato appena tre anni fa, sicuramente è ancora agli albori, ma già non si possono non intravedere i primi, nettissimi segni di una rinascita ben calibrata del latin jazz. Rosalia De Souza non smetterà tanto presto di far parlare di sé.