Caterina Palazzi Sudoku Killer – Asperger

Caterina Palazzi Sudoku Killer - Asperger

Clean Feed – 2018




Caterina Palazzi: contrabbasso

Giacomo Ancillotto: chitarra

Maurizio Chiavaro: batteria

Sergio Pomante: sax tenore in Grimilde, Jasper & Horace, Edgar the Butler, Medusa

Antonio Raia: sax tenore in Maleficent





Caterina Palazzi pubblica il terzo disco a suo nome a tre anni dal precedente, “Infanticide”. Secondo una curiosa abitudine, la bassista si proietta ogni volta, in un certo senso, nel futuro, annunciando le sue prossime mosse, con la denominazione del cd in uscita: e quindi anche stavolta, il titolo del suo secondo cd abbraccia i temi e i contenuti di questo ultimo concept-album. E quindi se “infanticidio” si riferisce alla perdita dell’innocenza, al passaggio ad uno stadio di crescita successivo, i brani di “Asperger” sono, perciò, dedicati ai personaggi negativi dei film di Walt Disney, con una sorta di riabilitazione sul campo a tutti gli effetti degli stessi “cattivissimi”, simboli di un trapasso non proprio incruento dall’età infantile e quella adulta.


La musica del disco prende una piega decisamente più heavy e punk, rispetto alle prove antecedenti. La Palazzi edifica una muraglia ritmica granitica, assieme al batterista Maurizio Chiavaro. Ancillotto, da parte sua, abbandona i suoni distorti e laceranti della chitarra per privilegiare un timbro secco e asciutto, stile colonna sonora degli spaghetti western, per intenderci. È la presenza di Pomante al posto di Antonio Raia, che compare comunque in un pezzo, a veicolare la transazione verso il rock in maniera determinante. Il fraseggio di Raia è di (im)pura avanguardia, infatti, con note sporche, plurime, arrampicate verso i sovracuti, brusche sterzate e stop improvvisi sul ciglio del burrone. I suoi interventi si muovono come onde anomale, irrompono violenti, spietati e costituiscono una contaminazione jazzistica di un certo tipo su un tessuto di stoffa hardcore. Il nuovo entrato, invece, è in linea con il background degli altri componenti della band, avendo una storia artistica simile, fra l’altro. La voce del sax tenore è ruvida e maleducata, ma le sue entrate servono principalmente ad appoggiare la costruzione delle scabre e spigolose melodie o a far da contraltare, pompando dentro lo strumento di metallo una sfilza di note ripetute, alle chitarrate impetuose di Ancillotto. Il tenorista è, cioè, anche troppo affine nel linguaggio ai suoi partners, cosicchè la proposta è maggiormente equilibrata nei confronti del passato. Erano proprio gli squilibri, le incoerenze, però, a porsi come elemento vincente delle prime due produzioni.


In conclusione, malgrado il passaggio alla prestigiosa label portoghese Clean Feed, la contrabbassista romana non convince appieno e fa rimpiangere i capitoli precedenti di Sudoku Killer. Il quartetto è composto da giovani musicisti e saprà sicuramente ritornare ad un livello consono alla progettualità messa in campo in ogni opera fatta uscire sul mercato.



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