Kjetil Mulelid Trio – Not Nearly Enough To Buy A House

Kjetil Mulelid Trio - Not Nearly Enough To Buy A House

Rune Grammofon – CD / LP RCD2196 – 2018



Kjetil André Mulelid: pianoforte

Andreas Skår Winther: batteria

Bjørn Marius Hegge: contrabbasso






Mentre in casa Rune Grammofon prosegue regolare ed imperterrita l’ormai caratteristica produzione avant-garde, si è notato un certo spazio devoluto anche a certe visioni del piano-trio, connotate in modo un po’ ingombrante se non limitativo dalla collocazione entro una certa “scuola post-svenssoniana” cui probabilmente s’è conferita eccessiva enfasi e dalla quale è già tempo di smarcarsi, stante le fattive personalità che hanno saputo condurre avanti argomentazioni proprie su dinamiche e visioni della contemporanea formula.


Colpisce in termini assai favorevoli l’approccio del presente, composito trio per la regia del pianista Kjetil Mulelid, che non si colloca su posizioni formali radicalmente differenti rispetto a quelle dei confratelli del discendente filone,pure riesce già dai primi tratti originale per il senso non piano della figurazione nonché l’obliquità dell’incedere,non sovvertendo di fatto i cardini del canone (riscontrandone più spregiudicati revisori) ma certo partecipandovi con un diverso impiego degli ingredienti.


Così funzionalmente risuonano le increspature e la costruzione effimera dei continui rilevi, conformati non solo dalla frenetica coppia ritmica ma anche (ed in buona misura) dal fervido lavoro di tastiera del titolare, spesso in avventurosa esplorazione al di fuori di riconoscibili schemi tonali, ma non ignaro (così come il collettivo) di nervose e propulsive quadrature di logica pop-rock; la lignea, elastica fibra del contrabbasso ed il drumming incalzante e a tratti sferzante intessono un nervoso groove su cui dinamicamente s’installa un ampio mantello d’invenzione tasti eristica, componente di saliente protagonismo nelle soluzioni del dinamico trio.


Già battente bandiera norvegese, la giovanissima band adesso migrata verso le sponde danesi almeno in casa Rune funge in parte da contraltare di diverso orientamento rispetto alle contemporanee prove del trio (ultimamente allargato) di Erik Espesen, d’impianto nel complesso più manieristico, ma valutato in termini non comparativi può vantare un già convincente profilo di forte disamina delle meccaniche del trio pianistico, che argomenta mercé la virulenta elaborazione della dinamica ritmico-melodica con la fitta interattività d’insieme e l’assertivo senso dell'(ide-)azione.




Link di riferimento:

Sito web: kjetilmulelid.com

Pagina Spotify: open.spotify.com/artist/474vK8QpU3WL9RxRCmo5cX



Segui Jazz Convention su Twitter: @jazzconvention