Giacomo Tantillo 4et – Water Trumpet

Giacomo Tantillo 4et - Water Trumpet

Autoproduzione – 2018





Giacomo Tantillo: tromba

Andrea Rea: pianoforte

Matteo Bortone: contrabbasso

Enrico Morello: batteria





Giacomo Tantillo offre nelle otto tracce di Water Trumpet una particolare combinazione di tradizioni del jazz e intenzioni personali. Con i due brani che aprono il disco – Spottino e Valentine – il quartetto ci trasporta nelle atmosfere classiche di un jazz consolidato e con i piedi ben piantati nella storia e, poi, con la scelta di riprendere due temi di Woody Shaw – Stepping Stone e In case you haven’t heard – si conferma l’attenzione alle diverse evoluzioni che il linguaggio del jazz – e, in particolare, della tromba nel jazz – ha avuto nel corso degli anni. Il passo cambia in maniera sensibile con Il balcone del Marchese, una composizione utile a mettere in luce una dimensione melodica più spiccata e capace di miscelare elementi mediterranei e uno sguardo al jazz europeo con garbo e sensibilità. Water Trumpet, il brano da cui prende il titolo il disco, è un vero e proprio esperimento in cui si coniugano inventiva ed ricerca dell’espressione: l’acqua messa dentro la tromba da Tantillo ne modifica i suoni, crea suggestioni inattese e offre al trombettista suoni sicuramente meno consueti con cui disegnare le frasi.


L’instabilità e il carattere imprevedibile diventano lo spunto per l’improvvisazione, la chiave per infondere la propria personalità nel corso del disco. Giacomo Tantillo coinvolge in questo percorso condiviso alcuni tra i protagonisti più interessanti delle generazioni emergenti del jazz italiano – vale a dire Andrea Rea al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria – e ne utilizza le esperienze, gli incontri, la visione maturata alla guida dei loro rispettivi progetti per dare sostanza alle varie prospettive portate nei brani. Tradizioni e modernità si incrociano quindi in maniera naturale: richiami al jazz statunitense e a quello europeo, radici musicali italiane e accenti ritmici più metropolitani – come, ad esempio, quelli che innervano Baby – si alternano nelle otto tracce di Water Trumpet con serena fluidità e rendono evidente la ricerca di Tantillo delle connessioni e dei punti di contatti tra le varie anime del jazz. Un senso di continuità e di rispetto permea l’idea generale di Water Trumpet: lo sguardo alla tradizione non dimentica la storia e la natura del trombettista e le intuizioni più libere sono messe sempre in relazione con la lezione dei maestri.



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